La prima dimora di Stresa, costruita per volere dello stresiano Giacomo Filippo Bolongaro, annovera tra i suoi illustri ospiti Alessandro Manzoni, che qui intratteneva lunghe discussioni filosofiche con padrone di casa Antonio Rosmini, e Margherita di Savoia, che iniziò a frequentare Stresa al seguito della Madre quando quest’ultima acquistò la dimora dopo la morte dell’abate roveretano.
Quando venne costruita, nel lontano 1771, doveva essere notevolmente in contrasto con le umili abitazioni di pescatori e contadini che all’epoca caratterizzavano il piccolo borgo.
Tra le tante funzioni cui assolse vi fu quella di dare ospitalità agli illustri viaggiatori fino a quando furono edificati, in epoche più recenti, i lussuosi alberghi che ancora oggi la fiancheggiano, ma che non ne offuscano l’eleganza.
Circondata dal giardino che, oltre a separarla dalla carreggiata, le garantisce quiete e riservatezza, invita il visitatore a una tranquilla passeggiata all’ombra di secolari camelie, cedro, magnolia granfilora, rododendri e tante altre essenze di grande valore decorativo.
La dimora, ora sede del Centro internazionale di Studi Rosminiani, custodisce la preziosissima biblioteca che, con oltre 110 mila volumi, è una delle più ricche e complete del Piemonte sulle opere Sette- e Ottocentesche, nella quale viene protetta anche la cospicua produzione di Antonio Rosmini, e il museo dei ricordi rosminiani che permette l’avvicinamento al pensiero di una delle figure poliedriche più importanti dell’Ottocento italiano.
Tra gli allestimenti museali, sviluppati su due piani, anche la camera dove il 01 Luglio 1855 Antonio Rosmini, prima di giungere al termine della sua vita terrena, lasciò il proprio testamento spirituale “Adorare, Tacere, Godere” al carissimo amico Alessandro Manzoni.
Una piccola introduzione della vita di questo grande uomo che, anche se per solo pochi anni, contribuì al prestigio e alla gloria di Stresa con la sua presenza e che a Stresa lascia la sua eredità intellettuale.
Sovrane, intellettuali, attrici, studiose, artiste: bellezze senza tempo o rappresentanti della cultura: le grandi dame del Lago Maggiore.
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