Il giardino dell’Isola Madre, è un perfetto mix tra parco all’inglese. Percorrendo i viali del giardino si ammirano piante dall’elevato valore ornamentale, bellissimi fiori e le regine del nostro bel lago: la collezione di acidofile dell’isola è sicuramente una delle più interessanti d’Europa e una tra le più antiche della Penisola. Tanti ibridi di camelia qui videro la luce secoli fa e, ancora oggi, impreziosiscono diversi angoli dell’isola.
Un luogo tranquillo dove i suoni della natura fanno da sottofondo a una ricchezza botanica senza eguali al Lago Maggiore.
Piante secolari all’ombra delle quali indaffarate galline Moroseta muovono le proprie zampette alla ricerca di un succulento pasto , verdi prati sui quali magnifici esemplari di fagiani colorati si inseguono instancabilmente e ampi viali dove eleganti pavoni fanno bella mostra di sé sorprendendo con ruote bianche o colorate accanto ai quali passeggiano le anatre di lago approdate all’isola per una breve visita: questo è lo scenario che si prospetta a chi decide di lasciarsi alle spalle caos e stress per godersi qualche ora di pace e tranquillità.
Grazie alla temperatura eccezionale rispetto a quella della media del lago, è da sempre il luogo ideale dove cresce rigogliosa la vegetazione.
Più volte modificata, sia nell’aspetto, sia nella destinazione d’uso, oggi l’Isola è l’isola con la più forte impronta esotica, uno dei luoghi più interessanti del lago Maggiore.
Per volontà della Famiglia Borromeo, già a partire dal XIX secolo, quello che fu un luogo coltivato a vegetali e alberi da frutto, iniziò la conversione a parco botanico. Vennero inserite da allora essenze provenienti da diverse parti del mondo con la consapevolezza che il suo microclima ne avrebbe favorito la crescita.
Oggi, la passeggiata nel giardino, permette di ammirare queste fantastiche piante, alcune delle quali ormai plurisecolari, perfettamente inserite nell’ambiente circostante e nel contesto paesaggistico.
I viali che conducono il visitatore verso la parte alta dell’isola, culminante con la Villa Borromeo, sono costeggiati da queste essenze, si aprono in spazi più ampi dedicati a collezioni specifiche, offrono degli scorci paesaggistici mozzafiato e si nascondono talvolta all’ombra dei giganti del giardino per poi ricongiungersi nei pressi della dimora che, dalla fine degli anni Settanta del Novecento, dopo un sapiente intervento restaurativo, è aperta a fini museali.
Nel Palazzo, antiche sale storiche fanno da contorno a complementi d’arredo di grande pregio; mobilio risalente al XVIII secolo, lampadari in vetro di murano, soffitti a cassettoni e splendidi pavimenti mosaicati si susseguono nelle stanze che portano al cuore della collezione: in tre ambienti è stato riprodotto il Teatrino delle marionette che allietò centinaia di illustri ospiti in visita alle isole. Scenografie che creano interessanti effetti ottici, marionette riccamente abbigliate, effetti speciali, strumenti musicali e altro ancora sono stati sapientemente disposti e sono pronti per essere ammirati.
Il Palazzo è immerso nel parco botanico che può essere inserito, con una punta di orgoglio, sul podio dei giardini botanici più belli d’Italia: la sua ricchezza botanica e lo scenario del lago Maggiore riescono a stupire anche il visitatore più scettico.
Navigando sotto costa scopriremo cosa caratterizza il sistema del verde del Lago Maggiore, soffermandoci sulla storia dei giardini più importanti.
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